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Equisetum arvense L. - Equiseto

PARTI UTILIZZATE O DROGA:fusti sterili. PRINCIPI ATTIVI:sali minerali(calcio,magnesio,potassio,manganese) silicio,principi amari, acido salicilico,vitamine,ferro PROPRIETA’:rimineralizzante,astringente,diuretica,emostatica,antinfiammatoria,antimicrobica. MODO D’USO:decotto,polvere,macerato,infuso. Il nome con cui è conosciuto l’equiseto è “coda cavallina”perchè il suo fusto ricorda la coda del cavallo.

Citazioni

«Erba come l’elleboro nero la cui radice è ordinata come una rete - per antonomasia è velenosa ed appartiene alla famiglia dell’aconito - Avicenna conferma che è un veleno pernicioso - giova alla lebbra, ma uccide chi lo beve (destruens bibentem se) - ce n’è un altro che si chiama napellus moysi ed è un animale simile ad un topo che vive nella radice del napello».

[cit. Mattheus Sylvaticus, Opus Pandectarum Medicinae, Venezia 1523, c. 564, Napellus]
«Si dice che se si avvicina lo scorpione lo congela - è una specie di aconito e bisogna sapere che ogni erba velenosa può essere chiamata aconitum».

[cit. Mattheus Sylvaticus, Opus Pandectarum Medicinae, Venezia 1523, c. 657, Stragulator adii del leopardi et canis]
«Avicenna nel II libro scrive d’amendue gli Aconiti, chiamandone uno Strangulator adip, e l’altro Strangulator leopardi».

[cit. da I Discorsi di P.A. Mattioli, capitolo «Di uno altro Aconito», p.504]

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Equisetum arvense L. - Equiseto

Pianta
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