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Aloe vera (L.) Burm. - Aloe

PARTI UTILIZZATE O DROGA: foglie. Succo essiccato (estratto per incisione degli strati superficiali della foglia) ,gel( estrattoper incisioni profonde della parte centrale della foglia). PRINCIPI ATTIVI:resina a carattere fenolico,aloine, glucosidi antrachinonici, mucillagini, zuccheri,vitamine, sali minerali tra cui potassio. PROPRIETA’:antiulcera e antigastritica ad effetti antinfiammatori citoprotettivi,promuove la guarigione della mucosa gastrica e la produzione di muco gastrico. emolliente, lenitiva,antibatterica, lassativa purificante e rigenerante. MODO D’USO:l’aloe contenendo antrachinoni ha un’azione lenta quindi per avere effetto lassativo deve essere assunta la sera così ha tutta la notte per svolgere la sua azione. Il gel è utilizzato nella preparazione di creme ad azione ammorbidente. Esso rinfresca la pelle e la protegge dalle infezioni e dai funghi e riduce le screpolature. Accelera la rigenerazione cellulare, cura le ustioni solari, le ferite e le dermatiti. L’aloe ha un’ azione filtrante dei raggi UV è per questo usata nelle creme abbronzanti come protettiva. L’estrazione del succo avviene secondo tre modalità principali: 1)tagliando le foglie nell’inserzione,lasciandolo scolare e condensare all’aria. 2)spremendo le foglie tagliate a piccoli pezzi e decantando il succo. 3) macerando le foglie tritate in acqua e poi bollendo il liquido.

Citazioni

«L'aloe è di natura calda e secca al secondo grado. Si chiama aloe il succo di quell'erba che non cresce solamente in India, in Persia ed in Grecia, ma anche nelle Puglie. Vi sono tre tipi di aloe: socotrino, epatico e caballino. Il succo di aloe si ottiene nel modo seguente: si pesta l'erba e se ne spreme il succo che viene portato ad ebollizione sul fuoco. Quindi, lo si espone al sole per farlo seccare. Alcuni sostengono che quello che affiora, il più puro, è l'aloe socotrino, quello che resta nel mezzo è l'aloe epatico e quello che si deposita sul fondo, terroso e grossolano, è l'aloe caballino; ma questa opinione è falsa. Per quanto ci riguarda diremo che ciascuno dei tre tipi è prodotta da un'erba diversa, non come specie, ma come qualità, così come uve di qualità diverse danno vini di qualità differenti.



Il migliore è l'aloe socotrino. Lo si riconosce dal colore tendente al rosso o al giallo e, quando lo si sbriciola, la sua polvere è simile a quella dello zafferano: soffice e facile da schiacciarsi. Non emana cattivo odore, ma è molto amaro.



L'aloe epatico ha il colore del fegato, tendente al nero. Esso è forato qua e là, come le estremità delle vene. La sua sostanza è morta. Esso è meno amaro del socotrino.



L'aloe caballino è nero e cupo, di consistenza terrosa, molto amaro e maleodorante. Spesso viene contraffatto ed è preparato in modo che lo si può confondere con l'aloe epatico o con quello socotrino.



Occorre sapere che tutto ciò che, per natura, è aromatico e dolce è tanto migliore quanto più le sue qualità sono percettibili e che tutto ciò che, per natura, ha un certo sapore, ha un sapore ancora migliore se ridotto in piccolo pezzi, tranne l'aloe che, amaro per natura, è tanto migliore quanto meno amaro è. L'aloe ha la proprietà di purgare la flemma e di pulire l'umore malinconico. Inoltre, corrobora i nervi. È quindi efficace contro gli eccessi di umori freddi nello stomaco, sul quale ha un'azione corroborante, ed allevia i mal di testa provocati dai vapori di questi umori che riempiono il capo. Schiarisce la vista e ripulisce il fegato e la milza. Nelle donne provoca i fiori e ripulisce gli organi detti pudens dagli eccessi di umori da causa fredda. Guarisce la scabbia e ridona il colorito a chi è stato colpito da una malattia. È anche efficace per arrestare la fuoriuscita di sangue da una ferita e per cicatrizzare, se applicato con impiastri frequenti assieme a bianco d'uovo e olio. È efficace contro l'alopecia, cioè la caduta di capelli.



Se vi è abbondanza di umori flemmatici o melanconici nello stomaco e in caso di indigestione, somministrare due dracme di aloe con una di mastice. Lo stomaco verrà così ripulito, riscaldato nel caso si fosse raffreddato, e corroborato. Si può anche somministrare un grano di aloe con del miele. Comunque, aloe e mastice devono essere accuratamente ridotti in polvere, quindi cotti in vino bianco, prima di essere somministrati.



Per questi stessi mali, il malato deve tirar fuori la lingua il più possibile e si pongono due grani di aloe in fondo alla bocca: il malato li ingoierà perché, se l'aloe è amaro in bocca, esso è dolce per lo stomaco.



La hiera pigra Galeno, nella composizione della quale è compresa una buona dose di aloe, è molto efficace contro i mal di testa e per schiarire la vista. La hiera Costantino, anch'essa adatta a schiarire la vista, è addizionata con ottimi aloe. Sempre per schiarire la vista, somministrare l'aloe da solo oppure con dei mirabolani confettati, senza nocciolo e frantumati. Due dracme di aloe con una di mastice (o di gomma adragante) sono un rimedio sperimentato per schiarire la vista (aggiungere sciroppo e acqua tiepida).



Contro le ostruzioni del fegato e della milza, somministrare dell'aloe con succo di appio caldo oppure preparare un decotto di appio, prezzemolo, finocchio, pungitopo, agrifoglio e asparago, aggiungere due o tre dracme di aloe e mezza dracma di mastice e somministrare il miscuglio due o tre volte la settimana. Questo stesso preparato provoca i fiori nelle donne, allo stesso modo di un suppositorio composto di mastice, tryphera magna e polvere di aloe.



Contro il cattivo colorito provocato da freddo allo stomaco o da malattia (soprattutto se questa è causata da un'ostruzione al fegato), somministrare una dracma di aloe e mezza dracma di mastice con un'oncia di succo di assenzio, due o tre volte alla settimana. Questo serve anche a prevenire o a guarire l'idropisia, quando questa è agli inizi. La polvere di aloe con miele uccide i vermi del ventre.



Contro i vermi delle orecchie od altri parassiti, somministrare del succo di pepe d'acqua con dell'aloe.



Contro l'alopecia, bollire delle radici di olivo vecchio in aceto, filtrare ed aggiungere a questo decotto due terzi di farina di lupino amaro e un terzo di aloe; mescolare e aggiungere della stafisagra, quindi spalmare la mistura sulla testa del paziente. Contro la gotta artritica, somministrare dell'aloe con succo di bardana. Contro la scabbia e la putrefazione attorno agli organi detti pudens, lavare con aceto a cui si sarà aggiunto dell'aloe.



L'aloe diluito in acqua di rose e un po' di vino bianco è efficace contro il prurito e l'arrossamento degli occhi.



Contro il gonfiore degli orecchi, mettere un po' di cumino in aloe inciso, arrostire leggermente sul fuoco ed applicare caldo. È un rimedio portentoso».

[cit. Le livre des simples médecines, ms. 12322 Bibliothèque Nationale de Paris]



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